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Smart Working: Come ottimizzare il Curriculum per lavorare da remoto

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Smart Working: Come ottimizzare il Curriculum per lavorare da remoto

Lavorare in Smart working è una opportunità che sta diventando sempre più comune tra le aziende di tutto il mondo.

Se anche tu ambisci a lavorare in smart working, ti consigliamo di intervenire subito sul tuo curriculum vitae per ottimizzarlo al meglio.

Non solo, se hai già utilizzo questa modalità di lavoro in precedenza, può essere assai vantaggioso inserirle nel tuo curriculum vitae.

In poche parole, è fondamentale ottimizzare il tuo curriculum vitae prima di rispondere ad una qualsiasi offerta di lavoro in smart working.

Solo in questo modo potrai aumentare le tue chance di raggiungere il tuo obiettivo!

Lavorare in smart working

E’ un fatto che lavorare in smart working sia diventato uno stile di lavoro popolare negli ultimi anni e sempre più aziende offrono ora opportunità di lavoro da remoto.

Giusto per fare un esempio:

Linkedin pubblica oltre 4000 Offerte di lavoro in smart working

Queste aziende offrono opportunità di lavoro da remoto senza restrizioni geografiche, sia a tempo pieno che a tempo parziale.

E la numerica di offerte attive è impressionante ed in costante crescita.

Non solo, dietro queste offerte si possono trovare molte aziende di altissimo livello.

Indeed.com ha compilato una lista di 30 aziende dei più disparati settori che offrono posizioni remote, tra cui:

  • Amazon
  • SAP
  • Williams-Sonoma
  • Anthem, Inc
  • Kelly Services
  • UnitedHealth Group
  • Lionbridge
  • etc…
💡 Suggerimento: Se stai cercando opportunità di lavoro in smart working in Italia, InfoJobs ha 421 offerte di lavoro per il lavoro da remoto. Puoi anche consultare We Work Remotely, che elenca le prime 100 aziende che assumono da remoto.

Queste competenze possono dimostrare la tua capacità di lavorare in modo autonomo, di gestire il tuo tempo in modo efficiente e di adattarti a diverse situazioni lavorative.

Ecco perché, oggi più che mai, è fondamentale trasformare Smart Working, Telelavoro e Lavoro Agile in nuove competenze da inserire nel curriculum vitae

Inoltre, queste skill mostrano la tua familiarità con gli strumenti tecnologici e la tua capacità di comunicare e collaborare in modo efficace a distanza.

Un fattore determinante se consideriamo il trend.

L’opportunità di lavorare in Smart Working

Smart working, telelavoro e lavoro agile sono parole che si stanno affermando sempre più nel nostro vocabolario quotidiano.

Eppure, come per tante altre novità, possono ingenerare un senso di destabilizzazione e paura.

Questo perché, quando parliamo di lavoro, la nostra mente ci riporta a determinate raffigurazioni schematiche della realtà quotidiana.

Dal traffico del mattino allo stress dell’ufficio o della fabbrica, sono tutti fattori ai quali siamo legati a doppio cordone ombelicale.

Ma nonostante il lavoro agile, il remote work ed il telelavoro possano essere la soluzione, si preferisce rimanere ancorati alle tradizioni.

Almeno in molti casi è ancora così.

Ma, volenti o nolenti, il futuro è oggi e, come spesso accade, la difficoltà nasconde sempre un’opportunità di miglioramento.

E’ una concezione nuova, che ci mette di fronte all’obbligo di imparare ad usare strumenti sempre più tecnologici, anche mai visti prima:

  • tablet
  • smartphone
  • webcam
  • microfoni
  • software di ogni genere
  • etc…
🔥 Update Coronavirus: Purtroppo la fase storica vissuta con il virus COVID-19 ha modificato radicalmente le nostre vite, costringendo tutti noi a rimanere in casa e, allo stesso tempo, spingendo con forza molti lavoratori, di qualunque fascia d’età, a entrare a contatto con il concetto di smart working, telelavoro e lavoro agile. Mai come in questa occasione, vale la pena citare un noto proverbio: “Dietro ogni problema c’è un’opportunità” – Galileo Galilei.

Offerte di lavoro in Smart Working

Abbiamo visto il trend in crescita dello smart working in ambito lavorativo.

Questo è evidenziato non solamente dalla numerica di offerte di lavoro disponibili in rete.

Ma anche dalle ricerche effettuate su Google, come si evince dai Google Trends a 5 anni:

Google Trends e offerte di lavoro in Smart Working

L’analisi dei trend prende in esame le chiavi di ricerca:

  • Offerte lavoro smart working (in blu)
  • Offerte lavoro da remoto (in rosso)

Non occorre certamente essere degli esperti in statistica per individuare il trend, la crescita è palese.

Siamo qui, piuttosto, per aprire una finestra sul futuro e capire come adattarci nel minor tempo possibile.

Ed è qui che entra prepotentemente il tema “curriculum vitae”.

Come ottimizzare il curriculum vitae per lavorare in smart working

Se è vero, come è vero, che il curriculum vitae dev’essere cucito su misura per ciascun candidato, allo stesso modo dev’esserlo per la job description.

Se l’offerta di lavoro per la quale ti candidi, recita a chiare lettere SMART WORKING, tu devi, si esattamente, TU DEVI inserire nel CV un argomento “smart working”.

Questo perché, molto banalmente, l’azienda o l’agenzia di recruiting potrebbero facilmente utilizzare dei tool di scansione curriculum alla ricerca di keyword pertinenti.

E se, tra quelle keyword, hanno impostato “smart working”, “telelavoro” e “lavoro agile”, il tuo bel curriculum vitae potrebbe non acquisire il punteggio necessario per superare la prima fase di screening.

💡 Suggerimento: La diffusione in larga scala degli Applicant Tracking System (ATS) consente alle aziende la gestione elettronica e totalmente automatizzata di gran parte delle esigenze di reclutamento, a partire proprio dalla scansione del curriculum vitae

10 motivi per ottimizzare il tuo curriculum per lo smart working

#1 Dimostri la tua capacità di lavorare in modo autonomo e di gestire il tuo tempo in modo efficiente

Lavorare in smart working richiede una forte capacità di autogestione e di pianificazione del lavoro.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo indipendente e di raggiungere gli obiettivi di lavoro in modo efficiente.

#2 Adattarti a diverse situazioni lavorative non è un problema

Il lavoro agile richiede la capacità di adattarsi a diverse situazioni lavorative e di lavorare in modo efficace anche a distanza.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo flessibile e di adattarti alle esigenze dell’azienda.

#3 Fai vedere che hai familiarità con gli strumenti tecnologici

Smart working, telelavoro e lavoro agile richiedono l’utilizzo di strumenti tecnologici per la comunicazione e la collaborazione a distanza.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua familiarità con questi strumenti e la tua capacità di comunicare e collaborare in modo efficace a distanza.

#4 Vieni considerato come un vantaggio competitivo

Il lavoro in smart working è diventato sempre più comune negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia di COVID-19.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo flessibile e di adattarti alle esigenze del mercato del lavoro .

#5 Sei in grado di lavorare in modo efficiente anche in situazioni di emergenza

Lo smart working può essere particolarmente utile in situazioni di emergenza, come avvenuto ad esempio durante la pandemia di COVID-19.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo efficiente anche in situazioni di crisi.

#6 Non hai difficoltà ad interagire con membri del team provenienti da diverse parti del mondo

Il lavoro da remoto spesso coinvolge membri del team provenienti da diverse parti del mondo.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo efficace con colleghi di diverse nazionalità.

#7 Sei capace di adattarti alle diverse culture aziendali

Il lavoro remoto richiede la capacità di adattarsi a diverse culture aziendali e di lavorare in modo efficace con colleghi di diverse nazionalità.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo efficace in un ambiente multiculturale.

#8 Dimostri autonomia gestionale anche anche in situazioni di stress e di alta pressione

L’autonomia dello smart working richiede la capacità di lavorare in modo efficace anche in situazioni di stress e di alta pressione.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo efficace anche in situazioni difficili.

#9 La tua apertura mentale verso situazioni di cambiamento e di incertezza è un plus

Il lavoro agile richiede la capacità di adattarsi a situazioni di cambiamento e di incertezza.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo efficace anche in situazioni di incertezza.

#10 Rimani operativo anche in situazioni di crisi

Il lavoro da remoto richiede la capacità di adattarsi a situazioni di emergenza e di lavorare in modo efficace anche in situazioni di crisi.

Includere queste competenze nel tuo curriculum vitae può dimostrare la tua capacità di lavorare in modo efficace anche in situazioni difficili e di mantenere la produttività anche in situazioni di interruzione del servizio o di particolari eventi avversi.

 

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Lavorare in Smart Working diventa una competenza

Oggi trattiamo l’argomento smart working e telelavoro come nuove competenze comunicative da inserire nel curriculum vitae.

Semplicemente perché lo sono e, sempre più, lo saranno.

Alcune stime indicano che un’azienda possa arrivare a risparmiare fino 20.000 dollari l’anno per singolo lavoratore “da remoto”

Ti basti riflettere su quest’ultimo aspetto, per capire quanto lo smart working ed il telelavoro siano strumenti che faranno sempre più gola a molte aziende.

Essere in grado, dunque, di lavorare con profitto da remoto, sarà sempre più un elemento di valutazione.

Inserire fin d’ora queste competenze nel tuo curriculum vitae, non potrà che aiutarti ad aumentare le chance di trovare lavoro.

Parlando, appunto, di “skills”, dovrai incorporare questo tipo di informazioni in un’apposita sezione del tuo curriculum vitae.

Facciamo un paio di esempi pratici:

  • Indicazione Smart Working “semplice”
  • Indicazione Smart Working “tecnica”

Smart Working “semplice”

Nel primo caso, con un tono colloquiale, non dovrai far altro che inserire nella sezione “Profilo” del tuo CV, la tua capacità di operare i totale efficienza da remoto.

🔥 Attenzione: se non hai creato una sezione “profilo” per il tuo curriculum vitae, applica immediatamente i consigli che trovi qui: Come scrivere un curriculum vincente

Una semplice annotazione dove dichiari di essere perfettamente in grado di lavorare in smart working sarà sufficiente.

In alternativa, puoi demandare queste informazioni ad una lettera di presentazione CV ben congegnata.

Indicazione Smart Working “tecnica”

Se scegli, invece, di optare per un’indicazione “tecnica”, ti consigliamo di utilizzare la sezione dedicata alla “Competenze informatiche“.

Qui dovrai specificare, oltre ai vari software conosciuti e di normale utilizzo, quelli utilizzati universalmente per il telelavoro ed il remote work.

Ovviamente non potrai sapere se un’azienda utilizzi o meno una piattaforma proprietaria o un sistema intranet ad hoc.

Ciò non toglie che dimostrare con i fatti di conoscere degli applicativi specifici, possa farti fare un bel balzo in avanti nelle fasi di selezione.

Riguardo i nomi dei software di maggior utilizzo in ambito di smart working, ti rimandiamo alla sezione “Lo smart working si apprende” che trovi più in basso.

La crescita dello smart working e le nuove opportunità di lavoro

Update Coronavirus: Forse è arrivato il momento di smettere di rifuggire lo smart working e accoglierlo nelle nostre vite. Anche perché la crisi sanitaria ha solo accelerato un cambiamento in atto da anni, per quanto sconosciuto ai più.

Se è vero che alcune categorie sono spesso costrette a lavorare in loco, eccone alcune giusto per fare un esempio:

  • Operai
  • Dipendenti della pubblica amministrazione
  • Attori
  • etc…

molte altre già lavorano in remoto da almeno un decennio con sempre maggior frequenza, come:

  • Giornalisti
  • Ingegneri
  • Università telematiche
  • Studenti
  • etc…

Vedasi a tal proposito i giornalisti, che grazie al telelavoro possono scrivere i propri articoli o montare i propri servizi non dovendo essere costretti a lavorare davanti al pc redazionale.

O ancora, alcuni ingegneri, specie nel campo del motorsport, che analizzano le prestazioni di veicoli o motociclette in gara direttamente dal computer di casa.

Infine, le università telematiche, che consentono ai docenti di trasmettere in diretta o registrare le proprie lezioni anche dal proprio focolare domestico.

Così come, allo stesso modo, consentono agli studenti di studiare in qualsiasi location.

Lavoro in Smart Working per tutti (o quasi)

Il telelavoro è adatto a tutti e non esistono differenze di trattamento rispetto ai lavoratori in sede.

Quindi, starai pensando, il lavoro agile è solo per i più giovani o per coloro che non hanno l’obbligo di essere fisicamente presenti nella sede di lavoro.

Assolutamente no!

Anche nelle fabbriche, i sistemi di produzione sono sempre più robotizzati e quindi potranno essere gestiti da remoto attraverso il giusto software, un pc e una connessione internet.

Non si tratta di utopia ma di realtà sempre più attuale.

Update Coronavirus: L’azienda Eni aveva 4.500 dipendenti in modalità smart, in emergenza COVID-19 se ne sono aggiunti altri 11.000

Anche nel nostro paese, dunque, la pratica del lavoro agile da remoto sta prendendo sempre più piede.

Seppure, a dirla tutta, il digital divide ossia il “divario digitale”, sia una complicazione ancora del tutto da risolvere.

E’ difficile, se non utopistico, pensare di diffondere sull’intero territorio nazionale il concetto di smartworking o telelavoro per tutti, quando ad 11 milioni di italiani manca la connessione internet.

Lavoro in Smart Working e digital divide: una criticità tutta italiana

Ecco una mappa decisamente esplicativa della situazione attuale in Italia, riguardo la diffusione e fruibilità delle connessioni internet.

  • Oltre 11,5 milioni di persone in Italia non ha la banda ultralarga
  • 2.349 comuni e frazioni solo il Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna

La banda ultralarga, requisito fondamentale per un futuro operativo agevole in smart working, è una tipologia di trasmissioni su fibra ottica ad altissima velocità (es. 100 Mbit), disponibile nelle reti di prossima generazione.

L’Italia ha varato un piano di sviluppo nazionale, lanciato a marzo 2015, sulla banda ultra larga in fibra ottica.

Ma, a quanto pare, c’è ancora molto da fare.

 

Smart Working e Divario Digitale

Per maggiori approfondimenti sul digital divide e lo smart working, leggi questo interessante articolo di Milena Gabanelli per il Corriere della Sera.

Lavoro in Smart working e retribuzioni salariali

Chi si pone il problema del salario in contesti di telelavoro e lavoro agile, non abbia paura.

Non sarà più basso.

Lo dice anche il Ministero del lavoro e delle politiche sociali:

Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie

In più, vuoi mettere i numerosi vantaggi del lavoro agile?

Uno è già contenuto nella stessa locuzione: agilità.

Al quale si deve aggiungere la flessibilità, sia di orari che di giorni di lavoro.

Il dipendente in smartworking, come recita la legge n.81/2017, pone l’accento proprio sulla flessibilità organizzativa, permettendo al lavoratore di conciliare i tempi di vita e lavoro, favorendo al contempo la crescita della propria produttività.

In realtà, soprattutto negli Stati Uniti, alcuni recenti sondaggi indicano chiaramente la disponibilità dei lavoratori a vedersi ridotto il compenso pur di ottenere il lavoro agile:

Sondaggio Smart Working

E non solo.

Ci sono alcuni altri elementi degni di nota, soprattutto quando si pensa alle performance del dipendente in smart working:

  • Il 65% degli intervistati dichiara che “amerebbe ancor di più il proprio lavoro se potesse svolgerlo da casa”
  • Mentre il 51% dichiara di sentirsi di “poter lavorare per più ore quando è in remote work da casa”

Lo smart working è una SKILL da inserire nel CV

Come in tante altre cose “nessuno nasce imparato” 😊

Questo sta a significare che anche lo smartworking è qualcosa che si può imparare.

Anzi, si deve!

Non male vero?

Ma per ricavare il massimo vantaggio e far sì che il datore di lavoro sia soddisfatto del tuo operato, devi organizzarti al meglio per riuscire ad aggiungere nuove skills al tuo curriculum vitae.

A tal proposito esistono delle piattaforme digitali di e-learning.

Queste permettono di apprendere innanzitutto le basi per poter avvicinarti in maniera concreta al lavoro agile.

In più, forniscono consigli utili per avviare la propria attività da remoto.

Non basterà più, insomma, il semplice titolo di studi, il numero di lingue parlate o l’esperienza in un determinato settore.

Bisognerà affiancare a tutto questo l’uso di software e hardware che permettano di telelavorare al meglio.

Smart working: requisiti per garantire la piena efficienza da remoto

Il datore di lavoro potrà richiedere la tua professionalità “da remoto” solo ed esclusivamente se sarai in grado di garantire le performance ideali.

Cominciamo, dunque, a dividere due aspetti basilari che influenzano anche le competenze da inserire nel curriculum vitae.

Software

Tutti noi, ormai, abbiamo un computer, portatile o fisso che sia oppure un tablet o uno smartphone.

Ognuno di questi device è progettato non solo per l’intrattenimento ma anche per lavorare.

I primi software che si imparano a conoscere, a tal proposito, sono quelli del pacchetto Microsoft Office, che si dividono tra:

  • Quelli gestionali (Excel)
  • Quelli per la creazione di presentazioni (Power Point o affini)
  • E quelli di videoscrittura (Word o affini).

Internet

Poi ci sono i browser web, ossia i programmi che ci permettono di navigare e lavorare in internet.

Ne esistono numerosi, anche se i più conosciuti sono:

  • Google Chrome
  • Mozilla Firefox
  • Opera
  • Safari
  • Internet Explorer

Image-editing

Esistono software e applicazioni che ti permettono di modificare foto e video, spesso utili a fini pubblicitari e/o giornalistici e/o di intrattenimento.

Pensa ad esempio al pacchetto Adobe, con Photoshop e Premiere su tutti.

Videocall

Infine, è richiesta necessariamente la conoscenza di software che permettano la comunicazione audio/video da remoto, come ad esempio:

  • Skype
  • Google Hangout
  • Zoom
  • Microsoft Teams
  • etc…

Questi appena elencati sono solo alcuni di essi, che consentono chiamate e videochiamate anche con più persone in contemporanea.

Cloud Storage

Tra gli applicativi più importanti, dobbiamo necessariamente inserire tra i primissimi posti le piattaforme di condivisione di file e progetti, come:

  • Google Drive
  • Dropbox
  • Tresorit
  • pCloud
  • Box
  • Mega
  • Sync.com
  • SpiderOak One Backup

Gestione remota

Ci sono, inoltre, degli applicativi che consentono di “comandare” un pc da remoto, esattamente come tu fossi presente lì in ufficio con il tuo bel pc davanti.

Uno su tutti, forse il più noto, è

  • TeamViewer

Grazie a TeamViewer puoi connetterti ad un qualsiasi PC (purché abbia un’installazione valida del software), semplicemente attraverso il tuo smartphone o tablet.

E’ una soluzione efficace anche in situazioni di assenza “temporanea” dal proprio ufficio, non solo in caso di smart working o telelavoro.

In parole povere, con TeamViewer “vedi” esattamente lo schermo del pc remoto e puoi lavorarci esattamente come se fossi lì davanti.

Inoltre TeamViewer consente di operare agevolmente anche in presenza di multischermi, cosa molto frequente in alcuni ambiti lavorativi (editing immagini/video, programmazione, etc…)

Alcune valide alternative a TeamViewe, in ordine sparso, sono:

  • Chrome Remote Desktop
  • WebEx Meetings
  • Ammyy Admin
  • Mikogo
  • ThinVNC
  • AnyDesk
  • UltraVNC
  • LogMeIn Pro
  • Join.me
  • Splashtop
  • VNC Connect

A te la scelta 👍

La cosa importante e che tu acquisisca dimestichezza anche solo con un applicativo per ciascun ambito, avendo l’accortezza di riportarlo nel tuo curriculum vitae!

Potrebbe risultare determinante nella scelta dei candidati da parte del datore di lavoro.

Hardware

Al pari dei software, che attraverso delle interfacce più o meno user friendly ci consentono di svolgere infinite azioni, anche gli hardware sono fondamentali.

Senza di essi non saremmo in grado di svolgere alcun tipo di telelavoro.

Rispetto a qualche anno fa, però, agli essenziali se ne sono aggiunti altri nuovi, diventati anch’essi indispensabili.

Ecco, dunque, che a tastiere, mouse, schermi e stampanti si vanno ad aggiungere webcam, microfoni, cuffie o auricolari e, soprattutto, device sempre più performanti.

Spesso i nuovi pc, tablet e smartphone sono già accessoriati di tutte queste componenti aggiuntive e hanno elementi interni che consentono una navigazione e un utilizzo ad alta velocità di esecuzione.

Poi, in base al settore di lavoro, esistono nuovi strumenti utili per lo smartworking.

Si veda a tal proposito l’uso del green screen per proiettare sullo sfondo di video e immagini dei background personalizzati, con tanto di effetti speciali.

Smart Working e Green Screen

L’utilizzo di questo strumento, come si potrebbe pensare a primo impatto, non è riservato solo al mondo del cinema o della fotografia.

Potrebbe essere applicato anche a quello dell’istruzione, così da avere lezioni letteralmente full immersion, magari in epoche storiche, regioni del mondo diverse e lontane da noi o nei musei più belli del mondo.

Ma anche nella formazione di personale di quasi tutti i settori, specie se abbinato alla virtual reality.

Un connubio che permette di poter simulare qualunque situazione lavorativa, anche stando comodamente in ciabatte nella propria abitazione.

Alla base di tutto, infine, c’è la rete internet.

La banda larga si sta diffondendo in tutto il mondo, grazie alle tecnologie Fibra e 5G, prossime a diventare dominanti.

La velocità di connessione, dunque, ci permetterà di lavorare in tempo reale in quasi tutti i settori produttivi.

Saper lavorare in Smart Working sarà una competenza richiesta in futuro?

Certamente, già lo è e sempre di più lo sarà.

A sua volta, dunque, il concetto di lavoro agile diventerà presto una skill fondamentale da aggiungere al curriculum vitae.

Molto presto, sempre più datori di lavoro adotteranno lo smart working come filosofia produttiva ed è meglio che tu sappia farti trovare pronto e preparato!

Allora non aver paura del cambiamento, bensì abbraccialo e accoglilo nelle tue abitudini.

Sfrutta questo periodo storico per switchare su modalità nuove di produttività, fatte di minor stress, maggiore flessibilità e agilità.

Avrai più tempo per goderti le tue giornate, i tuoi cari, coltivare passioni e hobby, senza tralasciare il lavoro.

L’agenda sarà perfettamente calibrata e organizzata in maniera duttile, smart.

Diciamo sì al progresso.

Diciamo sì allo smart working 👍👍👍

Lavorare in Smart Working: Conclusioni

In conclusione, il lavoro in smart working è un’opzione sempre più popolare per molte aziende e sempre più ricercata dai dipendenti.

Questo tipo di lavoro offre molteplici vantaggi, come la flessibilità, la riduzione dei costi e la maggiore produttività.

Tuttavia, ci sono anche alcune sfide che devono essere affrontate, come la necessità di una buona organizzazione e di una comunicazione efficace.

In generale, il lavoro in smart working può essere un’ottima opzione per molte persone ma richiede anche un certo grado di disciplina e di adattamento.

Speriamo che questo articolo ti abbia fornito una panoramica completa su questo tema e ti abbia aiutato a capire meglio le sfide e le opportunità del lavoro in smart working.

Non ci rimane altro che augurarti buona fortuna!

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